Commentario abbreviato:Matteo 4:2118 Versetti 18-22 Quando Cristo iniziò a predicare, cominciò a raccogliere discepoli che dovevano essere uditori e poi predicatori della sua dottrina, che dovevano essere testimoni dei suoi miracoli e poi testimoniarli. Non andò alla corte di Erode, non a Gerusalemme, tra i capi dei sacerdoti e gli anziani, ma sul mare di Galilea, tra i pescatori. La stessa potenza che ha chiamato Pietro e Andrea, avrebbe potuto agire su Anna e Caifa, perché con Dio nulla è impossibile. Ma Cristo sceglie le cose stolte del mondo per confondere i sapienti. La diligenza in una vocazione onesta è gradita a Cristo e non è un ostacolo a una vita santa. Gli oziosi sono più aperti alle tentazioni di Satana che alle chiamate di Dio. È una cosa felice e piena di speranza vedere i figli attenti ai genitori e rispettosi. Quando Cristo viene, è bene essere trovati a fare. Sono in Cristo? è una domanda molto necessaria da porsi; e, accanto a questa, sono nella mia vocazione? Prima avevano seguito Cristo come discepoli comuni, Gv 1:37; ora devono lasciare la loro vocazione. Chi vuole seguire rettamente Cristo deve, al suo comando, lasciare tutte le cose per seguirlo, deve essere pronto a separarsene. Questo esempio della potenza del Signore Gesù ci incoraggia a dipendere dalla sua grazia. Egli parla, ed è fatto. Riferimenti incrociati:Matteo 4:21Mat 10:2; 17:1; 20:20,21; 26:37; Mar 1:19,20; 3:17; 5:37; Lu 5:10,11; Giov 21:2; At 12:2 Dimensione testo: |